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Francesca Castagnetti

TAGS: Lifeatmundys

TEMPO DI LETTURA: 3 Minuti

Nome: Francesca Castagnetti
Squadra: Digital Communications & Corporate Brand Identity, Mundys
Nickname: the make-things-happen

Raccontaci il tuo percorso

Nata a Londra, di famiglia italiana, con il cuore ad Amsterdam, per scelta. Questi sono i luoghi in cui sono nata, cresciuta e in cui ho avuto la fortuna di vivere abbastanza a lungo per sentirmici davvero a casa.  Per me è un grande onore avere amici carissimi provenienti da tutto il mondo e l’opportunità di sperimentare culture e stili di vita diversi. Tutto ciò mi ha trasformata e ha avuto un grande impatto sul modo in cui guardo le cose. Anche dal punto di vista del lavoro, ho avuto modo di operare in differenti settori e in ambienti lavorativi estremamente diversi. Inizialmente, il cambio di settore non è stato voluto, con il passare del tempo è qualcosa che ho fatto consapevolmente e che ha reso il mio percorso professionale molto particolare. 

Che cosa ti dà il tuo lavoro?

Amo ciò che faccio in quanto mi dà l’opportunità di avere un impatto e di essere in grado di visualizzare il frutto del mio lavoro. Ho sempre avuto una grande passione per design e architettura e vi sono molti punti in comune tra la realizzazione e la gestione di un sito internet aziendale e la progettazione d’interni: si tratta di renderli allo stesso tempo accoglienti, belli e funzionali proprio come accade nel caso di una strategia per i social media o il brand manifesto. Si tratta di dare corpo a un’idea: per farlo entro determinate scadenze servono motivazione e determinazione, organizzazione, coordinamento, ritmo e, soprattutto, immaginazione. 
Ogni nuovo progetto di cui mi occupo richiede il coinvolgimento di molte altre persone, sia degli altri componenti del team che di altre funzioni: il risultato finale diventa veramente qualcosa di concreto che rappresenta lo sforzo di ogni singola persona ed è estremamente gratificante essere l’elemento catalizzatore e che favorisce questo processo. 

Cosa dai a Mundys?

Porto la mia esperienza nella comunicazione da una prospettiva digitale e la curiosità con cui sono sempre entrata in nuovi settori in cui ho avuto la fortuna di lavorare. Inoltre, ritengo che il mio modo di affrontare le cose sia estremamente pragmatico ed è proprio quello di cui ora Mundys ha più bisogno, in un momento di trasformazione così importante: dobbiamo essere creativi ma serve anche far sì che le cose accadano. 

Cosa rappresenta Mundys per te?

Mundys è movimento e cambiamento. Esattamente quello che mi serviva in questo momento: mi permette di lasciare un segno e di avere un impatto concreto. Stavo cercando una sfida e l’occasione di sfruttare tutta l’esperienza maturata, ma in modo significante. In Mundys ciò che facciamo va al di là del lavoro in quanto tale, l’intento è ben altro: tutti condividiamo il perseguimento dell’eccellenza personale e professionale, come esseri umani.

Qual è la sfida più grande che hai affrontato da quando sei in Mundys?

C’è moltissimo da fare e le cose avvengono molto in fretta. È un’alternanza continua tra pensiero strategico e compiti operativi. Talvolta è difficile trovare un giusto equilibrio e destreggiarsi tra tutte le molteplici e diverse attività che sono necessarie. 

Qual è stato il tuo maggior successo in questo ruolo?

Recentemente ho guardato l’unità condivisa su cui abbiamo salvato tutto il nostro lavoro degli ultimi 3 mesi: sembrava quello che avevo fatto in 3 anni quando lavoravo in altre aziende. È stato incredibile scoprire quanto avessimo fatto e con un team così piccolo.

Che consiglio daresti a studenti universitari o giovani professionisti orientati a intraprendere una carriera nel tuo settore?

Consiglierei loro di non aver paura di darsi da fare, di acquisire una buona esperienza di ciò che succede dal lato agenzia nonché di riflettere su ciò che serve a ognuno dal punto di vista dell’azienda. Nel corso del tempo ho trovato molto utile il benchmarking, l’analisi comparativa, osservare cosa stiano facendo i migliori del settore, costantemente, per trarre ispirazione e fissare un obbiettivo più ambizioso da raggiungere. 

Dove vedi Mundys e dove ti vedi tra 5 anni? 

Mundys diventerà pioniere nel settore della mobilità, introducendo soluzioni dirompenti ed estremamente all’avanguardia in tutti i suoi asset. Spero di avere l’opportunità di trovare dei modi altrettanto innovativi per raccontarlo e permettere a tutti, a livello globale, d’immergersi nel mondo di Mundys, tramite i siti web, i social e la nostra narrazione con qualsiasi mezzo e di continuare a lavorare con gli altri componenti del team per raggiungere qualsiasi ulteriore risultato che ci renda orgogliosi ed entusiasti di ciò che siamo riusciti a fare.