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Angelo Spalluto

TAGS: Lifeatmundys

TEMPO DI LETTURA: 3 Minuti

Nome: Angelo Spalluto
Squadra: Information Technology & Digital Transformation, Mundys
Nickname: The explorer

Raccontaci il tuo percorso

Dopo aver completato il mio percorso universitario tra Torino & Trondheim in Norvegia, inizio il mio percorso lavorativo nel 2011 in una multinazionale americana (General Electric) partecipando ad un programma di leadership dove ho la possibilità di svolgere delle rotazioni della durata di 6 mesi in ruoli e luoghi differenti (Firenze, Belfast & Houston) come IT Business partner a supporto di diverse funzioni aziendali (Ingegneria, Sales, Supply chain). Grazie a questo percorso ho avuto la possibilità di apprezzare come la tecnologia e la diversità di un contesto internazionale possono diventare un enabler nel cambiamento di un’azienda. Per questo ho continuato il mio percorso prima come responsabile IT Europeo per guidare il processo di integrazione di una nuova società in UK & Danimarca, e successivamente accompagnando la trasformazione digitale come responsabile IT in Italia di uno stabilimento di produzione e manutenzione di motori aerei. Altro elemento di crescita di questi anni è stata la possibilità di mettermi sempre in discussione anche in un contesto di out of comfort zone; nel 2018 ritorno negli Stati Uniti come customer success manager per North & South America per guidare l'integrazione e la crescita commerciale di un’acquisizione software nel portfolio della divisione Aviation. Ho qui la possibilità di confrontarmi con nuove sfide e poter apprezzare maggiormente come la tecnologia, oltre ad essere un enabler di cambiamento, lo sia anche di nuove opportunità commerciali sfruttando le potenzialità di analisi dei dati e digitalizzazione dei processi.  

Che cosa ti dà il tuo lavoro?

Il lavoro mi dà la possibilità di mettermi in discussione e soprattutto avere la possibilità di collaborare e confrontarmi con idee e una realtà in continuo cambiamento. Ho sempre avuto la fortuna di svolgere ruoli che mi hanno dato la possibilità di esprimere le mie idee e raggiungere grandi obiettivi in un percorso fatto da tanti successi ma anche fallimenti che portano al continuo miglioramento personale e di team.

Cosa dai alla nostra azienda?

Alla nostra zienda penso di portare un mix di esperienza internazionale e punto di vista differente che può arricchire il cambiamento e la trasformazione già avviata nell’ultimo periodo. Inoltre, contribuire con best practices che possono supportare il percorso di crescita digitale che avvicina le persone alla tecnologia sfruttando una necessità in un’opportunità che ci vede tutti coinvolti.

Cosa rappresenta la nostra azienda per te?

Mundys rappresenta decisamente una nuova sfida (raising the bar) nel mettermi in discussione in un contesto di profondo cambiamento che ci vede protagonisti nel contribuire alla nuova Mundys del futuro dove poter esprimere le proprie idee e renderla un laboratorio nel testare nuove tecnologie e modalità di lavoro.

Qual è la sfida più grande che hai affrontato da quando sei in Mundys?

Le sfide sono davvero tante e ogni giorno bisogna reinventarsi anche nel modo di come approcciarle, ma la sfida più grande che affrontiamo quotidianamente è il tempo. Un percorso di trasformazione digitale richiede tempo, risorse e strumenti da mettere insieme per creare le fondamenta e poi renderlo scalabile; Mundys ha avviato un percorso di trasformazione che ci permette di avere risorse e strumenti ma con una grande sfida… realizzarlo in tempi davvero sfidanti. La gestione del tempo e delle priorità è l'elemento che rappresenta Mundys: una vera e grande opportunità per tutti.

Qual è stato il tuo maggior successo in questo ruolo? 

Achievement più grande sarà sicuramente alla fine e guardarsi indietro e apprezzare il percorso di trasformazione portato avanti da tutto il team di Mundys, per questo abbiamo creato il brand di Mundys Reloaded. Ad oggi achievement più grande è stato quello di aver costruito una strategia, un team e una nuova struttura in un vero greenfield.

Che consiglio daresti a studenti universitari o giovani professionisti orientati a intraprendere una carriera nel tuo settore? 

Well, sicuramente definire un obiettivo ogni 5-10 anni e identificare quello che serve nel raggiungerlo cercando esperienze e opportunità lavorative e anche personali per abilitare il percorso, quanto più è chiaro l’obiettivo tanto più e facile raggiungerlo. Una volta definito l’obiettivo bisogna mettersi nelle condizioni per raggiungerlo, personalmente darei tre suggerimenti:

  1. Fare qualcosa per cui si prova davvero passione: da la carica per andare avanti e superare ostacoli e trovare soluzioni, è la linea guida che ti stimola ad andare avanti, altrimenti tutto diventa più difficile
  2. Prendere rischi: è necessario svolgere attività con un rischio che aiutano a far crescere e soprattutto a riflettere quando le cose non vanno nel modo desiderato, ma il rischio deve sempre essere calcolato ed avere in tasca un piano B.
  3. Svolgere attività fuori dalla comfort zone: la crescita passa nel mettersi in discussione e imparare da errori, avviare un processo di personal feedback continuo e capire quali sono le cose su cui migliorarsi costantemente, la comfort zone non ti porta a metterti in discussione

Dove vedi Mundys e dove ti vedi tra 5 anni?  

Mundys la vedo sicuramente in un percorso di crescita internazionale in businesses sempre più legati all’innovazione e al digitale, e per quanto mi riguarda mi auguro di essere parte di questo corso cercando nuove sfide da affrontare.